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L’universo delle nuove economie è composto da una serie di galassie in cui si trovano tanti mondi e tanti modi di fare relazione, piattaforme di condivisione che hanno lo scopo di mettere in relazione tra loro le persone per la condivisione e il riuso di beni e prodotti sottoulizzati, fra le più note: Collaborative Economy, Collaborative Consumption, Peer Economy e Sharing Economy che … «promuovono lo sfruttamento a pieno delle risorse attraverso l’affitto, la condivisione, lo scambio e la vendita di beni, competenze, tempo, denaro, spazio. Così facendo si promuovono nuovi stili di vita che prediligono il risparmio o la ridistribuzione del denaro, favoriscono la salvaguardia dell’ambiente e la socializzazione.
I servizi che rientrano in questo perimetro possiedono le seguenti caratteristiche:
1) Promuovono lo sfruttamento pieno delle risorse incoraggiando l’accesso invece della proprietà e il riuso invece dell’acquisto.
2) L’azienda che li offre è una piattaforma abilitatrice; non eroga servizi o prodotti dall’alto verso il basso ma agisce da abilitatrice, non solo mettendo direttamente in contatto chi cerca con chi offre, ma anche diventando veicolo di reputazione, fiducia e appartenenza.
Può offrire, inoltre, servizi di valore aggiunto disegnando l’ambiente in cui avvengono le interazioni senza però influenzare gli attori che sono abilitati.
3) Gli asset che generano valore per le piattaforme (beni e competenze) appartengono alle persone e non alla compagnia, come avviene invece nelle aziende tradizionali.
Gli stessi attori possono scambiarsi i ruoli, proponendosi in alcuni casi come chi offre e in altri come chi cerca.
4) La collaborazione è al centro del rapporto fra i pari.
Le persone attraverso questi servizi entrano in relazione fra loro collaborando.
Si può dire, quindi, che le piattaforme collaborative hanno sempre un valore sociale, anche quando lo scambio è mediato dal denaro.
Si può collaborare mettendo in comune il bene temporaneamente senza modificarne la proprietà, o in maniera permanente cedendo la risorsa non più utilizzata. In entrambi i casi la transazione può essere mediata dal denaro[…]
5) La tecnologia digitale è un supporto necessario : in tutti i servizi collaborativi digitali, le piattaforme tecnologiche, sotto forma di siti internet o app mobile, sono necessarie per abilitare questi servizi e renderli scalabili, utili, originali.»

(info da Collaboriamo.org “Sharing economy: La mappatura delle piattaforme italiane” – pdf report 2014pdf report 2015)

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