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Nel “marchio”, nel “logo” di Altrimenti srls abbiamo inserito l’immagine (tratta dal web) di un gabbiano in volo con nel becco un tipico contenitore di plastica per alimenti perchĂ© questo volatile è quello che frequenta in massa e in grandi colonie le nuove, piccole grandi, “minere urbane” del pianeta dove vengono abbandonati i rifiuti della nostra “civiltĂ  dei consumi”! Nell’immaginario collettivo i gabbiani vengono associati normalmente al mare. Questi volatili nel corso della loro evoluzione si sono adattati all’ambiente marino e acquatico in genere ed hanno mostrano una spiccata capacitĂ  di adattamento a contesti ambientali diversi e in grado di saper sfruttare diverse fonti trofiche.
Il gabbiano reale (Larus cachinnans), piĂą grande del gabbiano comune, alle nostre latitudini è presente tutto l’anno, quindi ha cercato di colonizzare tutte le aree in cui abbonda la risorsa alimentare ed hanno così scoperto l’immensa e inesauribile fonte dell’immondizia diventando frequentori abituali delle discariche che hanno colonizzato facendole diventare il loro nuovo areale.

Se volete individuare da lontano una discarica di rifiuti, legale o illegale, basta dare  un’occhiata in cielo; se vedete stormi di gabbiani volteggiare a lungo su una determinata area, siate sicuri che li sotto c’è una discarica di rifiuti urbani, su cui i gabbiani banchettano, mangiando loro tutto il cibo che scartiamo e sprechiamo.
[Federico Valerio “Gabbiani, aeroporti, discariche”]

La discarica di Malagrotta è una significativa rappresentazione di questo fenomeno.

Discariche e non solo. In ogni città del nostro Paese è sempre più frequente imbattersi in tanti e diffusi abbandoni di rifuti a cielo aperto, veri e prorpi supermercati in ogni strada per questo grosso volatile.
E’ questo quindi un problema molto complesso che coinvolge non piĂą solo i cittadini ma riguarda tutto il sistema economico della nostra “civiltĂ ”.
Un problema che parte dagli sprechi e giunge
allo smaltimento ma nel mezzo c’è la necessitĂ  di soluzioni che invece mirino alla riduzione, al riuso, alla responsabilitĂ  dei produttori e dei distributori, della gestione integrata dei rifiuti, al riciclaggio, alla pulizia della cittĂ .

L’incremento delle popolazioni del gabbiano reale e della cornacchia grigia (Corvus cornix), e di altre in misura minore dipendenti dalle discariche di rifiuti solidi urbani, ha un effetto non indifferente sulle altre specie e […] si può anzi affermare che attraverso le discariche di rifiuti urbani stiamo alterando drammaticamente la biodiversitĂ  di interi ecosistemi.

La gestione dei rifiuti solidi urbani, da questione di salute pubblica, con tutti i suoi risvolti anche di carattere economico per il peso che scarica sulla collettività, ha così come corollario, ma neanche troppo insignificante, il problema dell’impatto sulla biodiversità e sulla salute degli ecosistemi.
[Francesco Petretti – biologo, “BiodiversitĂ  e discariche di rifiuti solidi urbani” SILVÆ – Anno VII n. 15/18 – pdf]